Nel 2013, nell'ambito del 4° Concorso Comico-Brillante UILT di Mordano (BO), vince il Secondo Premio della Giuria.
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L'AVARO di MOLIÈRE
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alcune foto dello spettacolo
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lo spettacolo
“L'Avaro” è uno scintillante esempio di sapienza teatrale e la prova di come la drammaturgia possegga risorse tali da rendere ancora nuova e coinvolgente anche una trama antichissima come quella del vecchio tirchio derubato della sua ragione dal troppo amore per il denaro.
Il classico di Molière recupera l’universalità del messaggio originario (l'Aulularia di Plauto) ed arriva fino ai tempi nostri: sarcastico ed impietoso ad avvertimento e rimprovero di quanto poco contano le relazioni e i sentimenti tra le persone.
In questa commedia sul denaro, il denaro non c'è. Se ne parla sempre, ma non c'è. Meglio: non si vede (mai nelle mani dell’Avaro). E' invisibile, come un dio. Il dio di una miserabile religione di cui Arpagone, l'Avaro, è il misero officiante. Per lui ogni cosa, ogni persona può essere trasformata in profitto: i figli, la moglie, gli amici ed anche … lui stesso.
l'autore
Molière (pseudonimo di Jean Baptiste Poquelin; Parigi 14 gennaio 1622 – Parigi 17 febbraio 1673) è stato un drammaturgo ed attore teatrale francese. Assume il noto pseudonimo attorno ai vent'anni, quando, rinunciando al titolo di tappezziere del re ed abbandonando gli studi in legge, si aggrega ad una compagnia di “attori di provincia". …
Tra il 1667 e 1668, scrive L'Avaro - L'Avare ou l'École du mensonge - che viene rappresentato per la prima volta a Parigi, il 9 settembre 1668 dalla "Troupe de Monsieur, frère unique du Roi" , compagnia fondata da Molière stesso, che in quell'occasione recita la parte di Harpagon.
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