Glossario Teatrale

 

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Cambio 
Raramente uno spettacolo si svolge in una scena fissa. Quando ciò non avviene ci sono i cambi di scena che normalmente avvengono nell'intervallo fra un atto e un altro o durante un buio. Importanti sono anche i cambi luce, significativi per restituire il tempo, l'ora ma anche la chiave psicologica di uno spettacolo. I cambi sia di scena (con l'aiuto dei così detti servi di scena), che di luci (ormai negli spettacoli più impegnativi sono computerizzati) che di costume possono avvenire anche a vista. 

Camerino 
È il locale in cui gli attori indossano il costume di scena, si truccano, prima dello spettacolo e nel quale poi, al termine della recita, rimettono i loro vestiti dopo essersi fatti una doccia. Sui camerini, che possono essere singoli o comuni, si è sviluppata una vera e propria letteratura. Ci sono attori che parecchio tempo prima dello spettacolo arrivano per spogliarsi metaforicamente della quotidianità e incontrare il proprio personaggio. 
Il grande Stanislavskij ci racconta che così si comportava Guido Salvini. In tempi più recenti così facevano famosi uomini di teatro come Eduardo e come Tino Carraro. I camerini del Piccolo Teatro hanno una storia tutta particolare: quando in via Rovello risiedevano le milizie fasciste di Ettore Muti, questi locali erano celle di tortura. Grassi e Strehler, quando vi entrarono per la prima volta, trovarono i muri ancora sporchi di sangue e coperti di scritte disperate. 

Cantinella 
È un'asta lunga normalmente quattro metri. Viene usata dai macchinisti nella costruzione delle scene, ma può anche pendere dal soffitto del palcoscenico legata a funi per appendervi quinte o riflettori. 

Capocomico 
Figura tipica del teatro all'antica italiano. Il capocomico, personaggio che si ritrova in alcuni drammi pirandelliani, ormai non esiste più. Il suo ruolo nelle compagnie private, infatti, è stato preso, su imitazione del teatro americano, dal produttore. Caratterista 

Caratteristica 
Attore non protagonista specializzato in ruoli di personaggi a tutto tondo, ben definiti. Per esempio la signora grassa, il balbuziente, il ragazzo con i brufoli, ecc. 

Cartellone 
Programma di una compagnia, di un teatro, di una rassegna, di un festival. È la "carta d'identità" delle scelte di un gruppo, di un direttore artistico. 

Chiamata 
Sono gli applausi che richiamano in scena gli attori alla fine di uno spettacolo. Anche un attore singolo può essere di "chiamata": il che significa che è molto popolare, che attira il pubblico e, si presume, i suoi applausi. 

Clacque 
Parola di origine francese che definisce degli spettatori un po' speciali che non pagano il biglietto e il cui compito è quello di applaudire lo spettacolo, di sostenere la prova di un attore. C'è stato un tempo in cui la claque poteva garantire la fortuna di un autore e di un lavoro teatrale. Oggi la claque è caduta in disuso, e quando la si usa ancora, ci si accorge subito della sua presenza perché i giovani claquers non hanno l'abilità e l'esperienza dei vecchi. 

Commedia 
Un testo che presuppone il lieto fine o perlomeno il divertimento anche se qualcuno ci lascerà spesso le penne. La commedia come genere satirico nasce in Grecia e si distingue dalla tragedia non solo per l'argomento ma anche per la recitazione, i costumi, ecc. Si può tranquillamente dire però che ogni epoca ha la sua commedia e che il genere ha subito nei secoli varie evoluzioni. Oggi con molto pressappochismo si usa il termine in modo generico per indicare il teatro di un autore non importa se divertente o drammatico. 

Compagnia 
L'insieme degli attori professionisti che si riunisce sotto l'egida di un capocomico o produttore. La prima compagnia nasce a Padova nel 1545. Importanti sono poi state le compagnie dei comici dell'arte che si sono sparse per tutta Europa. È difficile che una compagnia privata abbia una sede stabile. In questo caso si chiama compagnia di giro, termine che sta a significare le tournée che la compagnia compie toccando città diverse. 

Comparsa 
Chi partecipa a uno spettacolo senza pronunciare una battuta, pur essendo vestito e truccato. Un tempo anche gli spettacoli teatrali avevano un alto numero di comparse. Oggi però questo lavoro ha spazio solo nella grandi produzioni operistiche, nel teatro d'operetta e nel cinema. 

Controscena 
L'azione muta che sviluppa un attore contemporaneamente a quella parlata dall'altro attore. Ci sono attori abilissimi nelle controscene che spesso usano per attirare su di sé l'attenzione del pubblico rubando la scena a chi recita con loro. 

Copione 
Testo su cui si lavora durante le prove di uno spettacolo. Sul copione viene segnato tutto, dalle pause al cambiamento di luci, alle posizioni degli attori in scena, ai gesti da compiere, ecc. Non tutti i copioni portano le medesime annotazioni e così gli attori segneranno sul loro copione le cose che riguardano il loro personaggio, i tecnici delle luci i cambiamenti di illuminazione al momento e alla battuta precisa in cui vanno fatti. Il copione che porta tutte le annotazioni è quello del regista. 

Coro 
Parte fondamentale della tragedia greca nella quale l'autore esprimeva il suo punto di vista o quello della gente comune. Il coro era composto di parti recitate e cantate dai coreuti tutti insieme. Solo il corifeo aveva delle battute singole. 

Costume 
Abito di scena (ma può anche comprendere cappello, guanti, scarpe, camicie ecc.), che può essere d'epoca o contemporaneo. 

Costumista 
Chi in accordo con il regista e lo scenografo disegna i costumi, scegliendone i tessuti e i colori. Il costumista (o la costumista) sovrintende anche alla realizzazione degli stessi da parte delle sarte. 

Coturno 
Calzatura a suola molto alta usata dagli attori nell'antichità. Serviva per dare maestà al personaggio, per renderlo fuori della norma anche come statura. 

 
    Indice GLOSSARIO Teatrale
Vi proponiamo un mini glossario teatrale, cercando di esporre in modo fruibile il significato dei principali termini teatrali.

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Definizione di Quarta Parete

Sono tante le definizioni di Quarta Parete, in ambito teatrale.

Ne riportiamo una classica, da dizionario teatrale ed una piuttosto critica nei confronti della massificazione culturale, tipica dei nostri tempi.

"La Quarta Parete è un "muro" immaginario, posto di fronte al palco di un teatro, attraverso il quale il pubblico osserva l'azione che si svolge nel mondo dell'opera rappresentata. Anche se l'origine del termine non può essere confermata, viene in generale presunto che sia nato nel XX secolo, con l'avvento del realismo teatrale".

"In teatro la Quarta Parete è un assunto erroneo, una falsa asserzione. La Quarta Parete , è la televisione, la radio, i giornali, le riviste, i dischi. La Quarta Parete è proprio lì. E si tratta di un'autentica Quarta Parete, importante come la bomba atomica, di una Quarta Parete istituzionalizzata, sistemizzata, governizzata. Il teatro, invece, è l'esatto contrario".

Peter Schumann

 
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